La Harvard Kennedy School of Government ha messo nero su bianco che ” le donne con più educazione e più competenze sono più facilmente nubili rispetto a donne che non dispongono di quella educazione e quelle competenze” E il ministro inglese David Willets ha aggiunto ” più istruzione superiore femminile” si traduce in “meno famiglie e meno figli”.

Ho appena attaccato il telefono con la mia amica che vive e lavora a Madrid, poco prima avevo risposto su Skype ad un’altra mia amica che si è trasferita a Londra per lavoro.

L’argomento purtroppo era sempre lo stesso: avevano entrambe incontrato uomini assolutamente inadatti a qualsiasi tipo di relazione.

Contrariamente o forse parallelamente al discorso del ministro inglese, dobbiamo purtroppo annotare a latere della review della Harvard Kennedy School che un dato importante da allegare alla statistica è che quanto più aumentano l’istruzione e le competenze del mondo femminile tanto più aumenta la crisi nel mondo maschile.

Forse è collegata anche alla crisi dell’Euro, ma i fatti parlano chiaro: i maschi sono sempre più inappropriati al ruolo di capofamiglia e stanno demandando ad una ad una le proprie responsabilità fino ad assumere le sembianze di veri e propri “eunuchi sentimentali” capaci solamente di donare il proprio seme per la procreazione. Le donne fanno fronte da sole a un carico di doveri sempre più pesanti.

E cosa resta da fare a noi, povere donne trentenni in cerca di un compagno con cui passare la vita? Intanto la soluzione forse più pratica me l’ha data una bellissima donna 36enne modella poliglotta incontrata a Parigi ad una cena che mi confida, dopo un paio di bicchieri di champagne e indicando il bel ragazzo che la accompagna, “Io non penso che lui sia quello giusto perciò ho deciso di congelare i miei ovuli per essere pronta quando incontrerò Mr. Right”.

Che sia l’unica soluzione rimasta alle donne per assicurare un futuro alla nostra progenie in attesa di una nuova generazione di maschi 2.0?

Non ne sono sicura, nel frattempo ci siamo dedicate ad una sessione di shopping compulsivo che ci ha portato ad attraversare Parigi a piedi: YSL, Louis Vuitton, Merci, Louboutin, Isabelle Marant , Colette, Chantal Thomass per un paio di stupende calze finte autoreggenti… forse sono loro la vera soluzione!

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